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direttore Guerrino Mattei

  

 

 

 

 spettacoli 

 

 

 

 

 

ROMA –TEATRO TIRSO DE MOLINA 

 Centouno presenta

(In)solito bar

Una commedia scritta diretta e interpretata da  

Flavio Moscatelli - Luca Latino - Ezio Passacantilli

 e con

 Alice Diodovich

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Aiuto regia Alice Diodovich

Scena Adelaide Stazi

Foto Ludovica Falsi 

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L’incasso sarà devoluto all’Associazione “Mary Poppins” che opera presso il reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma

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Dal 30 novembre al 4 dicembre 2016

Via Tirso, 89

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Testo brillante e dialoghi serrati in questo spettacolo a sei mani di tre giovani promesse che calcano il palcoscenico con sorprendente naturalezza.

Le due ore di spettacolo scorrono piacevolmente, senza battute d’arresto o cali di tensione, mentre i tre amici condividono confidenze, raccontano aneddoti ed esorcizzano la paura delle responsabilità.

Flavio, Luca ed Ezio trascorrono il loro tempo intorno a un tavolino davanti alla vetrina di un bar, che li ha visti crescere ma non ancora maturare.

Sono pieni di vita, esuberanti, fantasiosi, rispettosi delle regole familiari, bravi ragazzi con poche crisi esistenziali e molti valori condivisi.

La profonda sintonia a volte è turbata da qualche imprevisto: la sospetta gravidanza della fidanzata di Luca, l’incontro di Ezio con una ragazza energumena che preferisce le rudezze alle dolcezze dell’amore, un contatto di lavoro andato in fumo per Flavio. Ciascuno, instancabilmente, ammannisce consigli e soluzioni per tutti i problemi, mentre insieme camminano verso l’acquisizione di una consapevolezza che prevede anche qualche inciampo come il tentativo, malriuscito, di scassinare la serranda del bar e appropriarsi dell’incasso: più un gesto per misurare il proprio grado di sfida all’indolenza che una propensione alla delinquenza.

Opera prima dei tre interpreti che in scena assumono i propri nomi, sviluppa temi peculiari della gioventù odierna con garbo e attenzione alle implicazioni psicologiche.

Un plauso agli attori, anche autori e registi, che senza ricorrere al turpiloquio quotidiano imperante rappresentano la loro autenticità e i loro sogni, suscitando nel contempo tanta ilarità tra il pubblico.

Chissà che un cigno non diventi un pavone!

 

Tania Turnaturi