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direttore Guerrino Mattei

  

 

 

 

 spettacoli 

 

 

 

 

ROMA - TEATRO SALA UMBERTO

 

 

Il Berrretto a Sonagli

 

Adattamento da Luigi Pirandello

 

con

 

Gianfranco Jannuzzo

 

 

 

e

 

Emanuela Muni, Franco Mirabella, Carmen Di Marzo, Alessandra Ferrara, Veronica Rega

 

Gaetano Aronica (nel ruolo di Fifi)

 

Partecipazione di Anna Malvica (nel ruolo della signora Assunta)

 

Attori tutti eccezionalmente bravi

 

Regia Francesco Bellomo

 

produzione

L'isola trovata srl

 

 

***

 

 

22 novembre - 4 dicembre 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Presentazione

Il berretto a sonagli prende spunto da due novelle: “Certi obblighi” e “La verità” di Luigi Pirandello; in entrambi i casi si narra di un marito che, nonostante sia a conoscenza dell’adulterio della moglie, lo accetta con rassegnazione, ponendo come unica condizione la salvaguardia dell’onorabilità.

La società costringe gli individui ad apparire rispettabili, obbedendo a precisi codici di comportamento; in realtà tutto è permesso purché si salvino le apparenze. La vicenda trascende, nel suo giuoco beffardo, la realtà dell’ambiente, ma non si sarebbe potuta realizzare al di fuori di quella. Ciampa, scrivano in una cittadina all'interno della Sicilia, è inserito in una società piccolo-borghese, condizionata dai “galantuomini”, ma non esclusa da un rapporto attivo, anche se subalterno, con la classe superiore.

La morale sessuale è pur sempre sofisticata, ma acquisisce, nel caso di Ciampa, il decoro convenzionale e ipocrita del codice borghese del perbenismo, un codice sul quale la beffarda rivalsa del subalterno gioca una sua partita arguta e teorizza il sistema pratico, socio-morale delle “tre corde”: la seria, la civile e la pazza.

ll recupero del copione originale consente di evidenziare la spontaneità della vis comica pirandelliana. Inoltre il reinserimento di alcune scene tagliate permette di identificare meglio e la tematica dell’opera e i caratteri dei personaggi. Per dare maggiore impatto emotivo si è anche aggiunto un prologo in flashback all’inizio dello spettacolo, dove gli amanti clandestini vengono colti in flagranza di reato ed arrestati, scena che non esisteva e di cui si sentirà il racconto durante la commedia.

L’ambientazione, collocata nell’immediato dopoguerra, recupera certe situazioni tipiche del mondo siciliano ed particolare agrigentino di quel tempo.  Le musiche di Mario D'Alessandro ci riportano a quelle sonorità forti e terragne che hanno caratterizzato la produzione cinematografica dei film di ispirazione siciliana degli anni ’50. (Francesco Bellomo)