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direttore Guerrino Mattei

  

 

 

 

 spettacoli 

 

 

 

 

 

 

ROMA - TEATRO BELLI

 

 

Autori in Compagnia presenta

 

 

La chiave di Virginia B.

 

di Isabel Russinova

 

 

 

Progetto di residenza teatrale per autori iscritti al Fondo PSMSAD

con

 Isabel Russinova

e

Antonio Salines, Fabrizio Bordignon, Annabella Calabrese

regia Rodolfo Martinelli Carraresi

musiche Antonio Nasca

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Piazza Santa Apollonia, 11a (ang. S. Maria in Trastevere)

 

 

 

 

dal 26 aprile al 1 maggio 2016

 

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ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21,00 – domenica alle 17,30

PREZZI : Interi € 18,00 - Ridotti € 13,00

info e prenotazioni: 06 5894875 - info@teatrobelli.it - www.teatrobelli.it

 

 

 

 

 

 

 

 

Arriva a Roma, al Teatro Belli dopo il grande successo ottenuto a Potenza nell'ultima edizione del Festival Quartieri Contemporanei, lo spettacolo “La chiave di Virginia B.” di Isabel Russinova, ispirato al romanzo del grande autore giapponese Junichiro Tanizaki.

Si parla quindi di erotismo ma non nel senso letterale del termine, bensì nel senso del “complesso delle manifestazioni dell’impulso sessuale sul piano psicologico, affettivo e comportamentale”. Questo complesso di manifestazioni domina ogni azione dei protagonisti, ne pervade ogni gesto, ne detta il comportamento.
Lo spettacolo è ambientato negli anni ‘50, periodo di grandi cambiamenti etici e sociali nel nostro Paese, in cui l’erotismo e la donna sono emblemi di valenze e condizionamenti che riflettono le ansie, ma anche le speranze di cambiamenti epocali, proprie del dopoguerra.

Nella pièce “La chiave di Virginia B”, l’erotismo è l’ideale filo conduttore della vicenda, delineata dal complesso rapporto affettivo dei protagonisti, dove di volta in volta si alterna la volontà dell’uno di prevalere sull’altro, il desiderio inconfessato di tenerezza, contrapposto alla volontà di sopraffazione. In un crescendo di situazioni emotivamente coinvolgenti, il “gioco al massacro” assumerà toni esasperati e paradossali, culminando in un sorprendente finale noir.

Protagonista della pièce sarà la stessa autrice del testo, Isabel Russinova, affiancata da Antonio Salines, insieme a loro Fabrizio Bordignon e Annabella Calabrese, musiche di Antonio Nasca e regia di Rodolfo Martinelli Carraresi.

All'ombra statuaria e bella dell'autrrice-interprete anche attori grandi come Salines si fanno piccoli. Eppure sono tutti bravi ed accondiscendenti alle movenze concupiscenti della bellissima Russinova che lo stesso Manzoni avrebbe definito "bellezza velata ma non trascorsa".

Abbiamo assistito all'ultima replica a spettacolo ormai rodato e la freddezza dei personaggi nel loro ruolo ben si evidenzia fra dubbi esitenziali, acquietamenti d'anima e scappatoie morali ove il sesso è soltanto il prestanome per una condizione di disagio sociale, ove i tabù stentano a dissolversi in nome di una liberazione erotica che ancora si avvale del supporto di una luce spenta o di un corpo mal visitato in camera da letto.

La perversione sottile e gli stratagemmi, a volte fin troppo ovvi, sono sempre in agguato e lo spaccato di una emancipazione lenta ma inesorabile degli anni '50 piano piano prende consapevolezza, fino alla giustificazione dei propri accadimenti di cui i protagonisti diventano vittime e carnefici.

Nella sua lentezza, quasi sempre funerea, lo spettacolo ha un suo spessore con momenti di moralità che giustificano realtà vissute ma non volute dalla protagonista, redatte soltanto dall'amore e dall'accondiscendenza sessuale non per sè ma per il bene degli altri: marito e amante!

Gli applausi sono ampiamente meritati.

 

Guerrino Mattei 

 

 

La manifestazione è realizzata con il contributo di INPS – fondo PSMSAD