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direttore Guerrino Mattei

  

 

 

 

 spettacoli 

 

 

 

 

 

 

ROMA - TEATRO SISTINA

 

 

Il Principe Abusivo a teatro

 

Lo spettacolo è prodotto dalla Tunnel Cabaret

 

 

 

Alessandro Siani - Christian De Sica

conquistano Il Sistina

Altri interpreti:

Elena Cucci, bellissima  nel ruolo della principessa; 

Luis Molteni che interpreta il Re; 

Stefania De Francesco nei panni della verace cugina di Antonio, Jessica Quagliarulo;

Ciro Salatino nel ruolo del principino Gherez;

Antonio Fiorillo Raffaele Musella, nei ruoli rispettivamente di Sasone Lelluccio, gli inseparabili amici di Antonio. 

Una favola moderna che travolge il pubblico con allegria e spensieratezza scritta e diretta da

Alessandro Siani

Le musiche sono affidate al maestro Umberto Scipione, scenografia Roberto Crea

coreografie Marcello Sacchetta

costumi Eleonora Rella

Collaborazione ai testi musicali di Vincenzo Incenzo

   In scena dal 2 al 20 marzo 2016

(riprende dal  31 marzo al 3 aprile)

***

COSTO BIGLIETTI: poltronissime € 55,00; poltrona e I Galleria € 49.50; seconda Galleria € 44.0; terza Galleria € 34.00
ORARImartedì-sabato ore 21 - domenica ore 17 - mercoledì 9 marzo solo ore 17.
 

 

 

“Il Principe Abusivo a teatro: una commedia perfetta travestita da favola moderna, un altro spettacolo del Sistina, diretto da Massimo Romeo Piparo, destinato a entrare nel cuore dei cittadini romani. Ha conquistato tutti con Alessandro Siani e Christian De Sica che ha debuttato il 3 marzo con grandissimo successo al Teatro Sistina trascinando il pubblico in un vortice di allegria e spensieratezza.  

Diversissimi eppure ormai inseparabili, Siani e De Sica hanno la comicità nel sangue: i due attori hanno dato prova di un talento esplosivo e di un affiatamento invidiabile sulla scena. Tantissime risate e un’infinita serie di applausi hanno accompagnato alla "prima" l’interpretazione della collaudata coppia di mattatori che si sono esibiti di fronte a una platea gremita, tra cui figuravano anche molti amici e colleghi: Mara Venier, Samuela Sardo, Serena Grandi, Ana Caterina Morariu, Enrico Vanzina, Costanza Caracciolo, Flora Canto, Neri Parenti, Rosalia Porcaro, Alberto Matano, Barbara Tabita, Piera De Tassis, Luca Verdone, Alessandro Circiello, il Direttore Generale dell’Unicef Paolo Rozera, Rossella Brescia e Luciano Cannito, Tiziana Rocca con Giulio Base, Stefano Masciarelli, Alda D’Eusanio, Giorgio Lupano, Michele Montesano, Patrizia Pellegrino e Milo Coretti.

Le aspettative del pubblico sono state rispettate, e non  era difficile prevederlo perché lo spettacolo, scritto e diretto da Alessandro Siani, è l’adattamento teatrale dell’omonimo film che ha segnato l’esordio alla regia dell’attore partenopeo e che ha avuto un enorme successo al botteghino.

Nessuno ha dimenticato il rozzo napoletano disoccupato e maestro dello scrocco Antonio De Biase (Alessandro Siani), innamorato di una principessa triste, né il mitico ciambellano di corte (Christian De Sica) impegnato nell'ingrato ruolo di insegnargli i modi giusti per stare a Palazzo. Ma la versione teatrale, forte di un impianto comico già collaudato, è stata arricchita anche con tante novità e divertenti sorprese, a cui la platea ha risposto con calore e trasporto.

Lo spettacolo è scritto e diretto da Alessandro Siani.

Indubbiamente come in tutte le arti nessuno è figlio di nessuno e quindi i rimandi nella musica, i rifacimenti nella pittura e gli echi di artisti passati fanno parte della storia dell'umanità e della crescita culturale della medesima. Il principe abusivo in ricorda e si vede, pur volendolo glissare, l'impianto di "May fair lady" e "Vacanze romane".

Tutto funziona a meraviglia con lo spirito esplosivo di Siani e le sue battute  sottili e di grande impatto sul pubblico. Ma ciò che sorprende è la compassatezza di De Sica, pulito sia nei gesti che nel linguaggio che lo fa avvcinare ad un padre che a tratti deve pesargli come un macigno sulle spalle della notorietà.

due ore e mezza di sana allegria con aplausi a non finire e palpebre che, per lo meno in noi critici, non si sono mai chiuse un attimo per sognare il dio Morfeo.

Sala gremitissima fino all'inverosimi con la galleria stracolma e posti laterali super affollati.

questo dimostra che il teatro in se, impegnato o leggero quando è ben prodotto ed interpretato funziona e il pubblico non è poi cos' disattento come spesso si considera.

Uno spettacolo certamente da non perdere e ripetutamente da apllaudire fiino alla fine con attori ballerini-cantanti-acrobati bravissimi, che riempiono il palcoscenico pervadendolo di bravura e corale simpatia, nessuno escluso.

 

Guerrino Mattei