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TRIESTE - PREMIO MARCO LUCHETTA

 

 

Premio Giornalistico Internazionale                                     

XII Edizione  “Marco Lucchetta”

 

 

L’ondata di terrore e la sua espansione in Medio Oriente, poste in essere dallo  Stato islamico in questi mesi,  sono al centro dei reportage in gara per l’edizione 2015 del “Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta”, promosso dalla Fondazione Luchetta con la Rai. 

«Molte le corrispondenze che testimoniano le piccole grandi storie dei bambini soffocati dal fondamentalismo e traumatizzati dalle violenze dell’Isis – spiega il segretario di Giuria del Premio Luchetta, Giovanni Marzini – Ma i contributi in gara quest’anno e la selezione della giuria, presieduta dal direttore di Rai Tgr Vincenzo Morgante, restituiscono ad ampio raggio lo scenario allarmante delle principali emergenze del nostro tempo».

 

 Trieste: 29 giugno – 2 luglio 2015

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Info: www.fondazioneluchetta.org

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Presentazione 

Giunto alla XII edizione, si terrà a Trieste dal 29 giugno al 2 luglio 2015. Le terne finaliste sono state annunciate il 14 maggio nella sede RAI di Roma, presenti il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, il direttore di Radio1 Rai Flavio Mucciante, il portavoce Unicef Italia Andrea Iacomini e Daniela Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin e moglie di Marco,.

BBC, Channel 4 e Canale 5/Mediaset, con le corrispondenze dei reporter Caroline Hawley, Jonathan Rugman e Pietro Suber sono i finalisti del Premio Luchetta 2015 per la sezione Tv News. La reporter Caroline Hawley di BBC ha raccontato la storia delle sorelle siriane Qamar e Rahaf, colpite da una bomba mentre dormivano; l’inglese Jonathan Rugman per Channel 4 ha testimoniato dall’elicottero militare le operazioni di soccorso ai rifugiati Yazidi minacciati dall’Isis nell’agosto 2014; e infine Pietro Suber ha documentato per Tg5/Tg Com la realtà di uno dei centri di cura per malati di Ebola, molti giovanissimi.

Per la sezione Quotidiani/Periodici in finale quest’anno il Corriere della Sera, con il reportage di Davide Frattini dalla Palestina, il Venerdì di Repubblica con il servizio di Antonella Barina dal Tamil e Avvenire con la corrispondenza di Elena Molinari sulle morti dei giovani afroamericani negli Usa.

Pablo Trincia di La7, Lyse Doucet di BBC e Medyan Dairieh di Vice News sono i finalisti della sezione Premio Luchetta Reportage. Paris Match, The Guardian e The Washington Post nella terna della Stampa internazionale. Infine per la migliore fotografia, selezionati gli scatti di Vincenzo Floramo (Al Jazeera Magazine), di JM Lopez  (El Pais) e Zmnako Ismael (Time).

La serata dei conferimenti denominata “I nostri Angeli” 2015, evento clou del Premio Luchetta in programma il 2 luglio, è affidata ad Alberto Matano (Tg1), ripresa e trasmessa da Rai1.

La “Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo, Hrovatin”, costituita all'indomani dei tragici fatti di Mostar – dove il 28 gennaio 1994 persero la vita i giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D'Angelo, seguiti nella tragica sorte dal collega Miran Hrovatin, assassinato a Mogadiscio nel marzo dello stesso anno – aiuta bambini affetti da malattie non curabili nei loro paesi d'origine, . Ha ospitato e aiutato a curare oltre 450 bambini provenienti da 5 continenti e da 50 Paesi nei quali è impossibile fornire anche la più semplice delle cure.

«Puntiamo a garantire sempre la massima professionalità, anche negli interventi più complessi – affermazioni del presidente signora Lucchetta – sia rispetto agli arrivi dei minori dall'estero per le cure, che per le nuove attività sociali della Fondazione verso i minori italiani e stranieri che già vivono a Trieste».

 

Guerrino Mattei