FactaNet
diretto
da Guerrino Mattei
arte
BOLOGNA - MAST PHOTO
GALLERY
Fotografie industriali, 1912 - 1937
Emil Otto Hoppé
Grande fotografo dell’età moderna
Uno dei più importanti artisti fotografi dell’epoca moderna,
Emil Otto Hoppé, dal 23 gennaio è presente in anteprima
mondiale al MAST di Bologna
con 200 immagini scattate nelle realtà industriali di
vari paesi del mondo tra il 1912 e il 1937. La National
Portrait Gallery di Londra ha dedicato a questo
eclettico artista e noto ritrattista una personale nel
2011.
Curata da Urs Stahel, “Emil Otto Hoppé: Il
Segreto svelato”, la mostra presenta per la prima
volta le sue emblematiche immagini della seconda
rivoluzione industriale e riporta all’attenzione del
pubblico l’opera del fotografo che per lungo tempo è
rimasta nascosta in un archivio fotografico londinese, a
cui lo stesso Hoppé aveva venduto cinquant’anni del suo
lavoro al termine della sua lunga e prestigiosa
carriera.
Da quando la fotografia è entrata a pieno diritto
nell’olimpo dell’arte, definita modernamente da alcuni
come la decima musa, da un punto di vista critico e
sostanziale occorre dire che alcune grosse incongruenze
con i dipinti non ci sono, anche se il riguardante vede
quasi sempre ritratti o paesaggi in biano-nero,
monocromatismo che ne esalta la drammaticità.
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Dal 23 gennaio al 3
maggio 2015
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Ciò che differenzia inequivocalmente la pittura dalla
fotografia è la matericità. Nel quadro si usa il colore
steso con pennello o spatola sulla tela; nella foto il
cromatismo si ha con lo sviluppo del negativo se la
pellicola è a colori. Sembrerebbe tutto qui, ma poi
intervengono luce, momento fisico, scelta del soggetto e
scatto finale che rende la foto differente ogni qual
volta la luce declina i suoi effetti. Tolto il clic, questo
vale anche per la pittura.
La rassegna di Bologna queste considerazioni se le lascia
dietro, e ciò che propone ai visitatori è una cavalcata
storica di 35 anni attraverso una civiltà industriale
continuamente al servizio della guerra e della teconologia.
L’artista fu tra i principali fotografi del suo tempo, noto
anche per le sue immagini di paesaggio e di viaggio. Negli
anni Venti e Trenta, dopo aver consolidato la sua fama di
fotografo topografico e ritrattista di alcuni tra i più
famosi artisti, politici e scienziati europei tra cui Albert
Einstein, si mise in viaggio con lo scopo di descrivere il
fascino della grandiosità dei siti industriali in tutto il
mondo.
Nel corso delle sue esplorazioni – in Germania, Gran
Bretagna, Stati Uniti, India, Australia, Nuova Zelanda e
altri paesi – fotografò l’avveniristico paesaggio
dell’industria, vedendo arte e tecnologia nelle sue macchine
smisurate.
Nato a Monaco di Baviera nel 1878, Hoppé fu profondamente
consapevole di come la tecnologia industriale contemporanea
stesse segnando l’arrivo nel mondo di una nuova era, in cui
la natura stessa del lavoro e della produzione sarebbe
irreversibilmente cambiata.
Studia disegno con il Professor Hans von Bartels a Monaco.
Conosce Sergei Diaghilev e incontra in Baviera il
ritrattista Franz von Lenbach. Si trasferisce a Londra e
comincia a fare fotografie amatoriali. Conosce il fotografo
John Warburg, compra una macchina fotografica Goerz-Anschütz
e continua intensamente la sua attività per tutta la vita.
Muore nel 1972 all’età di 94 anni.
MAST, insieme alle fotografie industriali di Hoppé esposte
in mostra, nello spazio dedicato a “side event” ha
valorizzato in la ricca varietà tematica della sua opere
presentando anche una serie di proiezioni digitali di altri
temi, dai ritratti di personaggi celebri ai nudi, dalle
tipologie umane ai paesaggi.
L’esposizione, in calendario fino al 3 maggio, è organizzata
dalla Fondazione MAST di Bologna.
Guerrino Mattei
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