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  arte 

 

 

 

 

ROMA- SCALO SAN LORENZO

OUTDOOR Urban Art Festival 2014 

“Moving forward”

 

 

dal 25 ottobre al 22 novembre

Aperto dal Venerdi alla Domenica dalle 12 alle 22

 

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Dogana, Via dello scalo di San Lorenzo 10

Ingresso 3 / 5 euro - Il primo ingresso è a pagamento, i successivi sono gratuiti

 

Nato anni fa grazie all’intraprendenza e alla lungimiranza dello staff di NUfactory, a metà tra un progetto di riqualificazione urbana – nello specifico del quartiere Ostiense- e un evento di street art in senso stretto, l’Outdoor urban art festival ha subito messo d’accordo critici più tradizionalisti e fan di arte urbana della prima ora. In una città dove spesso le sperimentazioni sono viste con sospetto e pregiudizio e il writing non gode di una buona fama l’Outdoor ha avuto il merito, tra gli altri, di rianimare il dibattito intorno ai concetti di arte, decoro urbano e riqualificazione, catalizzando le diverse anime di un fenomeno artistico potente e interessante come la street art. L’idea di questa edizione del festival, espressa dal manifesto “moving forward”, è quella di un cambiamento, di una forma artistica che non può adagiarsi né essere autoreferenziale ma che deve cercare continuamente di rinnovarsi e reinventare se stessa. Questo rinnovamento è incarnato nello specifico da un nuovo quartiere, San Lorenzo, e da una location inedita e originale, l’interno dell’ex dogana dello scalo ferroviario, contrapposta agli spazi aperti che erano state le “tele” degli artisti nelle precedenti edizioni. Avere a che fare con spazi chiusi, luci artificiali e un concept che, nelle intenzioni degli stessi organizzatori, doveva essere una sorta di “biennale delle street art” ha messo gli artisti di fronte alla contraddizione dell’arte di strada che entra nelle quattro mura. Jbrock, Laurina Paperina, Buff Monster, Blaqk, Faith 47, Lady Aiko sono solo alcuni dei nomi degli artisti presenti, divisi per paese negli oltre 5000 mq di spazio espositivo in un sapiente miscuglio di veterani e nuovi nomi. La serata d’inaugurazione, che ha visto alternarsi alla console nomi di punta dell’etichetta Congaloid e mostri sacri dell’hip hop francese come Kohndò e che sarà solo la prima di una serie di eventi, è stata la dimostrazione che la forza rinnovatrice della street art si sposa perfettamente con altre forme d’arte e che una sacralizzazione degli spazi espositivi non fa altro che limitarne lo slancio creativo: la serata è stata un vero successo e lascia davvero ben sperare per il closing act del 22 novembre. L’Outdoor festival è un’occasione unica per vedere artisti di grande spessore esprimersi in totale libertà in una location inusuale per il movimento e di approfittare degli spazi dell’ex dogana il cui destino, purtroppo, è ancora incerto.

Matteo Lozzi