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 arte 

 

 

 

 

 

CORTONA (AR) - COLLEZIONE BRITISH MUSEUM

 

 

Seduzione Etrusca

 

Oltre quaranta preziosi reperti etruschi, il meglio della collezione British, sono esposti in questa mostra a Cortona

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dal 22 marzo al 31 luglio.

 

Per raggiungere Cortona: Km.60 da aeroporto di Perugia; stazione ferroviaria di Camucia-linea Firenze/Roma; taxi per la vicina Cortona tel.339 1467594; Casello Valdichiana A1 e seconda uscita superstrada E45; Servizio bus LFI da Arezzo o Castiglion Fiorentino.

 

Ogni mostra ha una storia da raccontare. Quella inaugurata a Cortona ne ha una tutta sua e singolare. Tutto iniziò nel 1720 con la pubblicazione di un manoscritto “De Etruria Regali” acquistato dal visconte Thomas Coke, impegnato in Italia nel Gran Tour, per 11 sterline e scritto oltre 100 anni prima dal suo connazionale Thomas Demspert. La pubblicazione ebbe il notevole pregio di essere l’atto di nascita dell’etruscologia e richiamare sul grande pubblico fama, simpatia e un notevole interesse sulla borghesia abbiente nel procurarsi reperti etruschi. La situazione fu fruttata dagli scavatori Campanari di Vulci, padre e tre figli, che organizzarono nel 1736 una mostra a Londra con l’intento di piazzare il frutto dei loro scavi. Molte testimonianze archeologiche furono vendute  e quanto  invenduto, fu acquistato in blocco al British Museum. Nacque così la collezione etrusca di questo museo. Oltre quaranta preziosi reperti etruschi, il meglio della collezione British, sono esposti in questa mostra a Cortona.

Il percorso si snoda nelle sale del Museo MAEC dell’Accademia Etrusca di Cortona insieme alla collezione permanente che, per l’occasione, acquisisce un notevole interesse culturale, e si articola in due sezioni. La prima è un omaggio al Gran Tour dove fa bella mostra di se il manoscritto originale “De Etruria Regali” insieme ad un notevole numero di souvenir acquistati dal visconte Coke in Italia, che hanno lasciato, alcuni per la prima volta, la Holkham Hall, prestigiosa residenza dei visconti Coke a Norfolk, per concludersi con la ricostruzione della camera da letto che testimonia il meglio dell’accoglienza offerta dagli operatori turistici italiani nel 1700.

La seconda sezione è il vero clou della mostra. Sono esposti reperti di gran pregio, prestiti di grandi istituzioni museali, dall’Arringatore dell’Archeologico di Firenze al Putto Graziani dei Vaticani, tutti in buona compagnia al prestito British e alla collezione permanente del MAEC.

Notevole il catalogo, edito da Skira, pag.480 di cui 253 a colori-costo €.46.

Donatello Urbani