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direttore Guerrino Mattei

 

 

cultura

 

 

 

 

Claudia Lodolo

 

32 anni di vita circa

Pino Pascali

raccontato da amici e collaboratori

 

 

Copertina del volume

 

Carlo Cambi Editore

€ 17.00

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Nella premessa al volume  su Pino Pascali Claudia Lodolo, che conosciamo personalmente, riferisce che questo lavoro è nato "prevalentemente con lo scopo di documentare e far conoscere meglio l’intensa produzione cinetelevisiva alla quale Pascali collaborò come ideatore e disegnatore”.

Questo libro, come recita il sottotitolo, raccoglie soprattutto interviste di amici e collaboratori  dell’artista ed ha richiesto la partecipazione di diverse istituzioni.

 

La Lodolo con un lavoro da certosino ha saputo ricucire organicamente tutte le storie, dando al percorso della memoria una consequenzialità temporale  che ha reso la pubblicazione bella, godibile e stilisticamente unita.

L’autrice vive e lavora a Roma dove è nata nel 1965. E’ studiosa della vita e dell’opera grafica del Pascali, su cui ha scritto alcuni testi critici  su cataloghi di mostre a lui dedicate e un contributo su Pino a cura di Anna D’Elia (Electa, Milano, 2010). Da circa  dieci anni si dedica alla valorizzazione e alla catalogazione dei disegni pubblicitari dell’artista insieme all’Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali di cui fa parte.

Nulla di più accorato e veridico poteva uscire dalla penna di una signora innamorata di tutto quanto  l’artista ha prodotto e di quanto ha lasciato alle nuove generazioni in termini di esperienza e creatività in un campo ove l’effimero bussa sempre alla porta e  la fumosità del momento avvolge ed  oscura ogni realtà.

La Lodolo non si preoccupa né di ricamare troppo e neppure di non dire per non interrompere emotività e curiosità intorno all’opera di questo uomo fortunato che ha lasciato in buone mani la sua eredità di pensiero e d’artista.

In bella veste tipografica ( Carlo Cambi Editore, pagg. 192 , € 17.00), la lettura è piacevole con un ampio corredo  fotografico e riproduzioni graficamente perfette di opere e disegni che hanno costituito l’ossatura di tutti i suoi allestimenti televisivi..

L’impianto pubblicitario dell’artista che ha fatto epoca fu  “Carosello”.  “Come molti ricordano, Il Carosello televisivo era diverso dal telecomunicato – scrive la Lodolo – in quanto era composto da due parti separate e distinte fra loro: la prima parte, di circa due minuti, era dedicata allo spettacolo; la seconda, di trenta secondi, era dedicata al messaggio commerciale e, stando in coda, veniva chiamata codino. Il telecomunicato, al contrario, aveva una parte unica, concentrata tutta sul prodotto”.

Carosello era soprattutto il segnale inderogabile che i bambini dopo la girata della giostra dovevano andare a letto senza se e senza ma!

Questo lavoro della Lodolo su Pino Pascali  "raccontato da amici e collaboratori", come si legge nel sottotitolo, funziona come un saggio attento e capillare sulla vita di chi può essere passato inosservato agli occhi dei distratti, ma certamente apprezzato e rimpianto da quanti lo conobbero e stimarono i suoi prodotti.

Guerrino Mattei