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diretto da Guerrino Mattei

  

 

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ROMA - CHIOSTRO DEL BRAMANTE

 

Cleopatra

 

La donna, la storia, il mito…

 

Augusto in veste di faraone

 

 

Armilla a corpo di serpente

 

Dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014

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La vita di una delle donne più note e controverse della storia, Cleopatra, è raccontata al Chiostro del Bramante attraverso l’esposizione di 180 opere provenienti dai più grandi musei del mondo che per l’evento hanno unito le loro forze privandosi di pezzi prestigiosi per alcuni mesi per realizzare una delle più suggestive e spettacolari  mostre dell’anno.

Testa di Iside o regina tolemaica

La regina d’Egitto torna a Roma dopo 13 anni. La fondazione Memmo allora le

dedicò un omaggio registrando un record assoluto di visitatori per le mostre romane: a duemila anni dalla sua morte lo charme e il carisma di Cleopatra rimangono ancora intatti.

Il percorso della mostra è veramente eccezionale nella sua suggestività. Oltre agli straordinari passaggi espositivi il visitatore  si cala dentro un’atmosfera quasi sepolcrale, nella quale con un pizzico di fantasia  si rende partecipe della  sua scomparsa e regale sepoltura.

Aperta il 12 ottobre 2013 ed in calendario fino  al 2 febbraio, salvo proroghe, nella prima sala si osserva la magnifica  “Testa ritratto di regina tolemaica”, probabilmente la stessa Cleopatra, datata alla seconda metà del I secolo a.C. e proveniente  dai Musei Capitolini di Roma. Si prosegue il “viaggio” attraverso l’ambiente fluviale del Nilo che lascia non solo gli adulti ma anche i ragazzi a bocca aperta.  Rari e finissimi mosaici, brani pittorici ad affresco mostrano una straordinaria popolazione di ambiente acquatico descrivendo l’incredibile fertilità del fiume, unica nel suo genere.

Evocative le immagini come l’affresco da Pompei con “Scena nilotica con pigmei cacciatori” (55-79 d.C.) proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove è raffigurata una impossibile battaglia tra i piccoli pigmei, coccodrilli e ippopotami, tipico soggetto di ispirazione alessandrina.

In rassegna anche coloro che fecero grande l'Egitto, a partire dal macedone Alessandro Magno (“Testa idealizzata di Alessandro Magno”, detta Alessandro Guimet, inizi Il sec. a.C., Musée du Louvre), fondatore di Alessandria, la grandiosa e straordinariamente bella città  eretta a capitale del nuovo regno d'Egitto; i volti di alcuni dei suoi successori, i sovrani tolemaici - detti anche Lagidi dal nome del primo di essi, Tolomeo Lago - che la ressero per 300 anni, fanno corona alla strepitosa icona marmorea del grande fondatore.

Alla città e specialmente alla comunità multiculturale che l'abita e che ne fa il centro più vivo del Mediterraneo di allora è dedicato il passo successivo della mostra. Antichi dei egizi e greci e anche nuove divinità popolano il cielo e l'oltretomba dell'Egitto tolemaico, in una infinita varietà di modi e forme di cui la mostra espone opere bellissime: statue, papiri, sarcofagi, maschere, oggetti per il culto. Il tutto realizzato in materiali preziosi che l'ambiente del deserto ha preservato alla perfezione. E ciò serve anche per comprendere al meglio l'unicità della cultura della quale Cleopatra, regina colta come pochissime altre nella storia, è figlia ed ultima esponente.

Cleopatra VII d’Egitto, figlia di Tolomeo, sconfitta assieme a Marco Antonio da Ottaviano nella celeberrima battaglia navale  di Azio nel 31 a.C., è una di quelle figure storiche che hanno sempre esercitato , nel bene e nel male, un certo fascino nel corso dei secoli. Nonostante le scarse fonti storiche sulla sua personalità e  sulla sua attività politica,  “su di lei è fiorita  ogni sorta di leggenda - scrive Francesca Cenerini in catalogo - che ha alimentato nel corso dei secoli la fantasia dei poeti, pittori, compositori e, da ultimo, di registi cinematografici”.

Guerrino Mattei